XXXIII Edizione dei Giochi Olimpici di Parigi
Il 26 luglio inizieranno i Giochi Olimpici di Parigi
A poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi, parliamo dell’evento sportivo per eccellenza ripercorrendone la storia attraverso le fotografie del nostro archivio.
I fotografi di Epoca Mario De Biasi, Sergio Del Grande, Giorgio Lotti, Walter Mori, Angelo Cozzi hanno seguito diverse edizioni olimpiche dell’era contemporanea con veri e propri reportage dalle città ospitanti. Il mondo entrava a casa dei lettori con ampio formato illustrato e apriva scorci su mondi nuovi ed esotici.
Se la caratteristica principale delle Olimpiadi antiche era la cosiddetta tregua olimpica, ovvero la sospensione di tutte le inimicizie pubbliche e private in un clima di temporanea pacificazione, quanto avvenuto invece nelle edizioni contemporanee è stato il riflesso della complessità delle relazioni internazionali all’interno della competizione.
Molte edizioni sono state infatti definite mutilate a causa di defezioni e boicottaggi per motivi politici, razziali, economici. Da Roma 1960 a Los Angeles 1984, ripercorriamo insieme alcuni momenti più significativi di questi 5 lustri di imprese sportive e non solo.
Le Olimpiadi di Roma del 1960
L’Italia accoglie la prima, e attualmente unica, olimpiade (senza considerare l’edizione invernale di Cortina del 1956) della sua storia con l’ottimismo e l’entusiasmo delle prime volte. La città si riempie di atleti e delegazioni provenienti da tutti i paesi del mondo.
Tratti somatici, colori e lingue diverse creano un allegro e gioioso meltin pot e Roma si mostra nella sua eterna classicità, aprendo le porte alla Dolce Vita e alle Vacanze Romane.
Sicuramente il momento più suggestivo dell’intera edizione è stata la maratona notturna vinta dall’etiope Abebe Bikila. L’esile atleta gareggiò scalzo rendendo la già impegnativa impresa sportiva ancor più epica. L’incanto di quella notte rimarrà negli occhi dei moltissimi spettatori accorsi ad assistere alla gara di chiusura della XVII edizione.
Olimpiadi di Tokyo 1964
Le Olimpiadi giapponesi sono state accompagnate dalla prima ondata di nippomania che si ricordi. Il settimanale Epoca aveva dedicato molte pagine alla scoperta di questo paese, raccontando gli usi e i costumi tradizioni di questo antico paese dalla cultura così distante dalla nostra.
Le Olimpiadi di Città del Messico del 1968
Il 1968 è stato un anno cruciale nella storia dei diritti civili. Un movimento di protesta partito a metà degli anni ’60 dalle università americane contro la guerra del Vietnam, arrivato in Europa nel maggio del ’68. Il vento della contestazione si è rapidamente diffuso in maniera virale in ogni ambito. Dalle fabbriche per chiedere maggiori tutele per i lavoratori, nella scuola per rivendicare un approccio meno autoritario, nei paesi coloniali per le lotte d’indipendenza, nelle relazioni tra i generi e in ambito razziale.
Le Olimpiadi di Città del Messico, svoltesi in questo contesto storico di grande fermento, divennero quindi il palcoscenico di uno dei gesti più eclatanti e memorabili della lotta per i diritti degli afroamericani. Gli atleti americani Tommie Smith e John Carlos, vincitori rispettivamente del primo e del terzo posto nella gara dei 200 mt, al momento solenne della premiazione e sulle prime note dell’inno nazionale, alzarono i pugni al cielo come gesto di protesta contro le discriminazioni razziali nel proprio paese.